Qualcuno dice che i giovani qui a Collevecchio siano spariti: beh è normale conoscendo la mentalità di un giovane dei nostri tempi, con iPod, smartphone e tutto ciò che di tecnologico esiste attorno a lui, che cerchi di svagarsi come può.
Passando per via Roma ho incontrato nella Buchetta dove ci si scambia i libri un gruppetto di ragazzi che conosco tra l'altro, seduti sugli scalini, che parlottavano tra loro senza distogliere lo sguardo dal cellulare. Dopo i primi saluti, ho chiesto loro se avevano programmato le vacanze, visto il caldo di questi giorni e quasi in coro hanno risposto di si: mare, montagna, viaggi low cost " Pur di uscire da questo mortorio" mi dice una ragazza continuando a leggere il cellulare. " Perchè mortorio? Non vi piace il silenzio, la tranquillità?" " Signora, non abbiamo 80 anni, dobbiamo vivere e fare le nostre esperienze, ma ha visto il paese? Eppure lei è una che punta sempre il dito sui mali di Collevecchio, perchè fa queste domande?"
Punta sul vivo a quanto pare!
" Intanto io non punto il dito ma metto in evidenza e sono due cose diverse. Come passate le giornate?"
Un ragazzo si alza dagli scalini e dopo essersi passato una mano sui pantaloncini per ripulirli, mi si avvicina e mostrandomi il cellulare mi fa" Ecco il nostro svago quotidiano, anche se non nego che il bar di via San Valentino ci vede assidui. Ma dove vai? A fare il giro panoramico passando per il belvedere, la chiesa del Rifugio ecc.? C'è da diventare scemi"
" Ma potete spostarvi fuori paese? Avete la macchina?"
Un altro ragazzo appoggiato al balconcino della Buchetta tenendo lo sguardo abbassato su un libro risponde " Si molti di noi hanno la macchina e ci spostiamo a Poggio Mirteto, Orte, Civita Castellana, ma ora la benzina costa troppo per via della guerra in Ucraina e i nostri genitori ci limitano le uscite, anche perchè poi l'automobile serve a loro per lavoro".
"Tanti studenti vorrebbero venire qui per studiare in santa pace senza i rumori della città" chiedo loro.
" Ma mica studi tutto il giorno, un mio amico studia all'università però 24 ore al giorno non lo vedo davvero...tocca staccare ma qui come stacchi? Guardando i passerotti che volano? Ma suuu" I ragazzi scoppiano a ridere.
Faccio presente che si tratta pur sempre di un piccolo borgo con uno spopolamento da paura e non possiamo trovare tante cose che potremmo trovare altrove. In realtà cerco di provocare la loro reazione che si fa subito sentire. " Signora ma proprio lei ci dice questo? Leggiamo su facebook le sue proteste e le condividiamo, però ora non può rigirare la frittata " Rispondo che non è mia intenzione farlo " Ok, ma secondo lei un piccolo pub per noi giovani ci starebbe male qui al corso? Un localino dove ballare con la propria ragazza, senza doversi spingere fuori e rientrare di notte coi pericoli che ci sono su queste strade strette e piene di curve sarebbe fuori luogo?"
In effetti, almeno in questo periodo ....faccio presente però che gira ancora il virus.
" Si vabbè, prima il terremoto, poi la crisi, ora il virus sto paese dovrebbe essere accorpato al cimitero. Tutto è buono per non far nulla. Di intenzioni buone ce ne sono non lo neghiamo, però al lato pratico non si vede nulla.."
E' palese che i ragazzi abbiano le idee chiare..
" Abbiamo tanto spazio al bivio perchè non mettere un drive in con il cinema all'aperto?" Un ragazzo lancia la proposta.
" Vero" dice una biondina " sarebbe un modo per cambiare..."
Ci sono concerti estivi ho fatto notare. " E meno male almeno quelli!"
Insomma i ragazzi hanno le loro esigenze come noi adulti, solo che loro hanno il coraggio di parlare. E noi il dovere di ascoltarli perchè se li lasciamo fuggire, davvero il paese resterà privo del suo futuro..
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