Chi si è affacciato per la prima volta in questo blog ha potuto leggere notizie riguardanti la vita quotidiana delle persone, soprattutto i problemi che si toccano con mano ma che pare siano trasparenti e inesistenti per chi dovrebbe invece occuparsene.
Stavolta il tono dell'articolo è più leggero anche se ( chi è avvezzo a leggere tra le righe riesce a cogliere il senso) non manca quel pizzico di indagine tipica di chi ama scavare per tirare fuori i problemi.
Vedete anche voi la bellezza di questo paese rinascimentale, legato alla storia dello Stato Pontificio, essendo esso stesso sede del governatorato della Sabina, un paese che più di ogni altro presenta un doppio volto: quello legato alla sua storia per il quale nulla si può eccepire, e quello legato alla sua collocazione nel terzo millennio, per quest'ultimo aspetto molto si è detto ma poco si è fatto.
Ho postato questo video sul mio profilo Facebook e una persona, che tra l'altro ha vissuto qua, mi ha fatto notare la bellezza del .....deserto. E' indubbio che il paese si popola solo in occasione di feste religiose o commemorazioni civili, anche se le stesse si svolgono durante la settimana, e questo ultimo aspetto stride col fatto che spesso si dica: " La gente durante la settimana lavora" quando poi di fronte a tali eventi la vediamo presente.
Ovviamente nessuno vive di rendita, per campare tocca lavorare, però ecco....perchè per vedere il corso pullulare di persone occorre aspettare feste e celebrazioni?
Il paese è piccolo, è vero, molti non abitano più qua e quelli che ci sono tanta voglia di muoversi, vista la carenza di servizi, non l'hanno.
La storia di un paese non è solo quella legata al suo passato, ma si costruisce giorno dopo giorno, passo dopo passo, constatando con mano i risultati che finora, almeno quelli relativi a " cose pratiche", non si sono ancora visti. Ad oggi molte attività hanno chiuso, persino un centro sanitario, una cattedrale antica che per la sua attività ecclesiale è denominata pure " Collegiata", ora dopo sei anni dal terremoto di Amatrice è ancora inagibile e dalle finestre sotto il campanile si può notare un crescente aumento dell'erba.
La gente amerebbe rivedere il suo paese nell'antico splendore, ma con gli anni sta perdendo la fiducia che possa accadere quanto prima.
Certo, progetti ambiziosi ci sono ma al lato pratico non sono fattibili se prima non vengono messe a punto soluzioni per risolvere i problemi di tutti i giorni.
Colleveccho ricorda in questo caso la fiaba dei Vestiti dell'imperatore, quando la gente applaudiva agli abiti del monarca che non esistevano.
Ad ogni buon conto è sempre il paese più suggestivo della Sabina e di questo tocca dargliene atto..
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