Non passa giorno che in televisione parlino di borghi sperduti nella Penisola, piccoli centri che nessuno conosce se non quando li vede per la prima volta sul piccolo schermo in occasione di servizi giornalistici di programmi tipo Buongiorno Regione, Agorà ecc. Vediamo la voglia di emergere a tutti i costi, per non morire e per evitare agonie assurde..Nascono cooperative agricole e artigiane, con pochi mezzi a disposizione ma con tanta caparbietà tra le persone. Successo assicurato se solo si pensa che le telecamere si sono mosse per riprendere i luoghi e farli conoscere a tutti gli italiani ( e non solo!).
Ebbene qui a Collevecchio dove il tempo pare sembra essersi fermato tutto questo non succede. Si aspetta sempre la manna dal cielo, si dà colpa a questo o a quello, al terremoto in primis, giustificazione ad hoc per non muovere come si dice a Roma " le chiappe".
Ovviamente per colmare questa pigrizia esistente tra la popolazione, dovuta ad anni di malcontento e di illusioni , occorre prendere la palla al balzo e cercare di correre ai ripari per evitare che di questo passo la gente faccia le valige e cambi luogo, lasciando case vuote e invendibili. Chi compra immobili in un posto dove tutto è caro, a cominciare da gas e acqua? Dove non esistono collegamenti che coprono gli orari dei treni per Roma e si è costretti ad usare l'auto privata, con consumo di benzina e usura del mezzo? Dove per comprare un chiodo devi fare minimo 10 km. per qualunque cosa devi uscire dal paese perchè non ci sta più un esercizio commerciale aperto e qui pochi sono sul filo del rasoio, dove il bancomat è diventato un ricordo? Andiamo! La realtà non si può mascherare, è davanti agli occhi in tutta la sua drammaticità e hai voglia a fare spettacoli e manifestazioni di Natale, Ferragosto, escursioni campestri che tra l'altro vedono sempre il pubblico del paese e mai gente " da fuori" perchè non si fa adeguata pubblicità! Bisogna far si che il paese cresca e che abbia servizi ad hoc per la popolazione , soprattutto incentivare l'acquisto delle case rimaste vuote e con il cartello " vendesi" appeso alle finestre da anni. Come? Semplice. Chi decide di acquistare una casa, oppure aprire un'attività in uno dei negozi chiusi del centro, per due anni ha le tariffe energetiche, la TARI e altro a prezzi stracciati.
Inoltre potenziare i collegamenti da e per la stazione servirebbe a portare turismo e come si dice, da cosa nasce cosa....ci vuole poco, l'importante è non sedersi sugli allori...
Ebbene qui a Collevecchio dove il tempo pare sembra essersi fermato tutto questo non succede. Si aspetta sempre la manna dal cielo, si dà colpa a questo o a quello, al terremoto in primis, giustificazione ad hoc per non muovere come si dice a Roma " le chiappe".
Ovviamente per colmare questa pigrizia esistente tra la popolazione, dovuta ad anni di malcontento e di illusioni , occorre prendere la palla al balzo e cercare di correre ai ripari per evitare che di questo passo la gente faccia le valige e cambi luogo, lasciando case vuote e invendibili. Chi compra immobili in un posto dove tutto è caro, a cominciare da gas e acqua? Dove non esistono collegamenti che coprono gli orari dei treni per Roma e si è costretti ad usare l'auto privata, con consumo di benzina e usura del mezzo? Dove per comprare un chiodo devi fare minimo 10 km. per qualunque cosa devi uscire dal paese perchè non ci sta più un esercizio commerciale aperto e qui pochi sono sul filo del rasoio, dove il bancomat è diventato un ricordo? Andiamo! La realtà non si può mascherare, è davanti agli occhi in tutta la sua drammaticità e hai voglia a fare spettacoli e manifestazioni di Natale, Ferragosto, escursioni campestri che tra l'altro vedono sempre il pubblico del paese e mai gente " da fuori" perchè non si fa adeguata pubblicità! Bisogna far si che il paese cresca e che abbia servizi ad hoc per la popolazione , soprattutto incentivare l'acquisto delle case rimaste vuote e con il cartello " vendesi" appeso alle finestre da anni. Come? Semplice. Chi decide di acquistare una casa, oppure aprire un'attività in uno dei negozi chiusi del centro, per due anni ha le tariffe energetiche, la TARI e altro a prezzi stracciati.
Inoltre potenziare i collegamenti da e per la stazione servirebbe a portare turismo e come si dice, da cosa nasce cosa....ci vuole poco, l'importante è non sedersi sugli allori...
Nessun commento:
Posta un commento