Il Convento di Sant'Andrea

lunedì 17 giugno 2019

Prendere esempio dagli altri....

Salviamo il borgo di Grottole ( MT). E' l'imperativo che si è posto la Regione Basilicata, per evitare lo spopolamento dei pochi abitanti rimasti nel piccolo borgo lucano. Qualcuno potrebbe dire: ovvio, Matera è la capitale della cultura 2018-19, per cui è chiaro che tutto ciò che gravita attorno ad essa venga rivalutato.
Non è così che funziona. Siamo sempre in Italia, e anche Collevecchio con tutto che conta 1650 abitanti, molti di più del borgo di Grottole, che ne conta appena 300 e che possiede oltre 600 case sfitte, necessita di rivalutazione. Del resto non si è mai sfruttata la vicinanza con Roma, che avrebbe portato molti turisti dalla Capitale, i quali se invogliati dalla presenza di strutture idonee, avrebbero senz'altro fatto un pensierino sull'acquisto di villette e case caratteristiche. Certo, il terremoto ci ha messo del suo, molti progetti si sono arenati, però adesso basta fossilizzarsi su questo evento tragico, la vita va avanti: ad Amatrice, come a Norcia e altre zone colpite dal sisma dell'agosto 2016, e quindi guardiamo al futuro.
Il Santo Padre Francesco nello scorso fine settimana è stato a Camerino e dalla CEI  stanno arrivando i primi finanziamenti per ristrutturare le opere d'arte religiose, le chiese, e i luoghi sacri colpiti dal sisma del centro Italia, quindi pure nel Lazio. E sicuramente anche per Collevecchio, dove la storica cattedrale dell'Annunziata, ricca di interessanti opere d'arte, è ancora chiusa ai fedeli da quel giorno tragico del 24 agosto 2016. Coraggio, serve solo coraggio...
Tornando al paese di Grottole, come è stato evidenziato nel servizio di Agorà Rai tre stamattina, ci sono attività agricole che coinvolgono anche stranieri, soprattutto tedeschi, che vogliono riscoprire le bellezze nascoste di questa nostra Italia destinata a scomparire per sempre.
Per quanto riguarda Collevecchio, occorre sfruttare, come ho detto, la sua vicinanza con la Capitale, con la quale ha molti legami di storia e di cultura....basti pensare che il borgo sabino è stato una provincia dello Stato Pontificio, e la sede della riscossione delle gabelle del territorio. Per non parlare degli storici palazzi...quindi perchè non creare un rapporto con le scuole romane, al fine di organizzare gite scolastiche, in modo da favorire l'afflusso dei ragazzi, alcuni dei quali solitamente accompagnati dai genitori? Si potrebbe creare così un rapporto proficuo sotto ogni punto di vista e si sa il passaparola è il modo migliore per creare progetti di investimento....famiglia chiama famiglia, amico chiama amico e finalmente le case che ora sono disabitate o messe in vendita da anni sarebbero oggetto di acquisto...volere è potere, senza la volontà ma solo con le parole si costruiscono castelli di sabbia....a volte prendere esempio da altri paesi italiani che soffrono dei nostri stessi disagi ma che non si danno per vinti, è la chiave giusta per riuscire laddove finora si è fallito...




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