Il Convento di Sant'Andrea

giovedì 17 aprile 2025

Una foto di tanti anni fa...

Quando piove viene sempre la voglia di guardare vecchie foto o tramite album o su internet anche per tornare indietro nel tempo soprattutto se riguardano immagini del nostro vivere quotidiano.

Ebbene a me è capitato di trovare una cartolina risalente rientemeno che al 1955 e che ritrae il nostro corso con tanti bimbi che giocano. Bici parcheggiate sui muri delle case mentre  la fantasia corre a quei momenti e pare di sentirli vociare allegri e spensierati.

Negozi e locali aperti, insomma la vita pareva scorrere nella pienezza della normalità, nulla lasciava presagire che prima o poi tutto questo sarebbe finito.

Certo le situazioni della vita cambiano, la storia prende una piega diversa e tutto ciò che ha il sapore di moderno pare non aver presa sulla mentalità delle persone. L'unica cosa che è legata al progresso pare essere il possesso di una automobile perchè se ti serve un piatto, un libro, un bicchiere o un semplice oggetto da giardino devi purtroppo andare fuori paese.

Aprire una qualsiasi attività pare essere un problema irrisolvibile perchè la popolazione si è ridotta di parecchio e tanti che hanno trovato un' attività come pure quei ragazzi della foto hanno preferito stabilirsi nel luogo di lavoro.

Anche aprire un piccolo localetto per attirare i turisti e invogliarli ad acquistare una casa qui è una impresa titanica e molti cartelli " vendesi"  col tempo cadono o sbiadiscono.

Spesso parlando con la gente in piazza ho affrontato l'argomento del paese che si avvia lentamente a perdere importanza pur essendo un luogo che per la sua valenza storica non è secondo a nessuno. E tutti fanno spallucce come per dire " E' andata cosi che ci vuoi fare?"

Nulla di più sbagliato, perchè vivere in un posto è soprattutto prendere coscienza che ognuno di noi vi abita e lasciare scorrere l'acqua dell'indifferenza a lungo andare provoca una inondazione dalla quale poi sarà difficile risalire per tornare a galla.

Grazie alla nostra Pro Loco si sta iniziando a mutare il modo di ragionare, bisogna innanzitutto collaborare ai suoi progetti cosi come vivere pienamente le iniziative sociali promosse dal Comitato cittadino è il modo giusto per portare a conoscenza le varie problemtatiche esistenti.

La voce del silenzio è solo il titolo di una vecchia canzone ma non è il caso che diventi il nostro inno.

Dobbiamo essere presenti a noi stessi perchè oggi il declino dei paesi specie dell'Alto Lazio dipende dalla paura di mettersi in gioco per non fare figuracce.

Nessuno è migliore dell' altro insieme si trovano le soluzioni perchè solo dal confronto nascono le idee, e che  sono il frutto di un dialogo tra persone che non vogliono finire dimenticate.

E come quei bimbi della cartolina cerchiamo di stare insieme e fare quadrato attorno al paese che ha la sola colpa di voler essere amato.



 

mercoledì 1 gennaio 2025

Col nuovo anno parte la rinascita di Collevecchio. Dipende da noi

 Sul piatto parecchie sfide ci attendono alcune iniziate da tempo ma bloccare da una inspiegabile burocrazia che non può più essere tollerata. Prima fra tutte quella legata al centro prelievi iniziata bene con la visita proprio un anno fa del funzionario della Asl di  Rieti che non pose alcun problema alla realizzazione ma all'improvviso la Regione Lazio iniziò a porre in essere vincoli legati alle leggi in materia sanitaria.

Un altro tema spinoso è la scala presente in stazione per la rimozione della quale sono state raccolte a suo tempo dal locale comitato cittadino oltre 500 firme incontrando però il muro di Trenitalia che non ha mai voluto affrontare il problema portando all'esasperazione la cittadinanza.

Ultimamente è stato come si dice " preso di petto" il problema dell'acqua torbida in una zona del paese, precisamente Torretta Sant' Anna intervenendo addirittura la troupe di Rai tre Lazio ma la soluzione pare essere ancora lontana.

Qualcuno potrebbe avanzare l'ipotesi di una sfortuna ben radicata  ma al di là di questo occorre trovare tra maggioranza e opposizione in comune la voglia di rimboccarsi le maniche senza cedere alle passioni politiche ( la campagna elettorale è finita da un bel po') cercando di coinvolgere il più possibile la cittadinanza attraverso dibattiti e incontri sui vari temi.

Tutti devono trovare ascolto ma senza arrivare allo scontro ideologico che non aiuta certamente il paese a crescere unito.

Il tricolore significa unità e Collevecchio non è fuori di certo dall'essere unito al resto d'Italia.. teniamolo a mente


sabato 21 dicembre 2024

È partita la kermesse di Natale. Auguri a tutti

 Lo spirito natalizio è inutile dirlo vive ed è presente laddove ci ci si conosce e lo si vive profondamente.

Perché è nelle piccole comunità che la voglia di stare insieme si fa più accentuata a differenza delle grandi città  dove tutto è più dispersivo.

Nei giorni scorsi ci sono stati i mercatini di Natale poi la benedizione dei presepi oggi la polentata... Collevecchio vuole dare il meglio di sé e presentarsi come un paese che vive  "<Perché Collevecchio non è morto ma solo se noi collaboriamo a tenerlo in vita"  come ribadisce spesso l'infaticabile presidente della Pro loco Angela Ruggeri che con il suo gruppo di lavoro promuove sempre iniziative per presentare una comunità in movimento.

Stare insieme significa cogliere il meglio che esiste in ciascuno di noi e condividerlo con gli altri e cercare il più possibile di coinvolgere chi non abita qui 

Buon Natale a tutti e soprattutto a chi vuole un paese che sorride alla vita guardando al futuro 


domenica 8 dicembre 2024

Mercatini di Natale: tradizione senza tempo

 In questo periodo pre natalizio in tutta Italia si allestiscono i famosi mercatini dove si può trovare di tutto, dall' abbigliamento all'oggetto per la cucina ai giocattoli a prezzi contenuti 

Se poi tali mercatini sono situati in luoghi caratteristici acquistano una notevole rilevanza. A Roma fa la parte del leone il suggestivo mercatino di Piazza Navona ma non meno importanti e ricchi di valore sono i mercatini dei piccoli paesi 

In Sabina una frazione di Collevecchio, provincia di Rieti, Cicignano ha avuto il suo momento magico grazie alla pro loco locale guidata dalla presidente Angela Ruggeri e dal suo staff .

In questo minuscolo borgo che un tempo era un castello con le sue stradine e i balconi pieni di piante fiorite del periodo, tanti tavolini con i più svariati oggetti hanno attirato la curiosità e invogliato all' acquisto parecchie persone alcune venute da fuori provincia. Lo stand gastronomico si è superato alla grande con la protagonista principale ossia la mitica pizza fritta e altre leccornie.

Non poteva mancare la presenza di Babbo Natale che ha invitato grandi e piccini ad avere la foto ricordo.

Verso la fine della serata uno stupendo concerto diretto dal maestro Max Costanzi che ha spaziato dal classico al jazz portando i presenti a fare ovazioni e a richiedere addirittura il bis.

" Questi incontri rendono il paese sempre più ricco di spunti per creare vita collettiva e il calendario per le festività vede veramente una serie di attività che noi della proloco non ci stancheremo mai di porre in essere né ora né in futuro." Così la presidente Angela Ruggeri ha commentato la giornata.

A Natale puoi così recita un famoso spot...e chi vuole può veramente fare  sempre il meglio per la cittadinanza e per il paese stesso...volere è potere 



lunedì 18 novembre 2024

L'olio: un bene prezioso che fa parte della nostra vita

 Parlare dell' olio in Sabina è come parlare di un familiare perché fa parte da tempo immemorabile della nostra cultura assieme al grano.

È quello che è stato puntualizzato durante il convegno organizzato  dalle varie associazioni territoriali tra cui la pro loco,tenutosi a Collevecchio in occasione della festa dell' olio che ha visto tutto il paese mobilitato sotto ogni punto di vista, attraverso stand di prodotti tipici locali oltre di intrattenimento musicale con il gruppo i Buchi d'aria e il complesso Organetti in festa 

Dal convegno tenutosi il 17 novembre presso i giardini a cui hanno partecipato oltre al primo cittadino dott. Federico Vittori, la giornalista e antropologa Tiziana Ciavardini, il consigliere comunale Vanni Resta e l'agronomo ed esperto in olivicoltura Luigi Tomassetti sono emersi momenti legati alle leggende per poi via via arrivare a cogliere i punti salienti del rapporto tra olio, prezzi e consumatori finali.

Per quanto riguarda la mitologia si narra che Atena e Poseidone erano in conflitto per aggiudicarsi il ruolo di protettori della città di Atene e usarono tutti i mezzi possibili. Atena pensò di fare nascere da una roccia l'ulivo simbolo  di pace mentre Poseidone diede vita al cavallo simbolo di guerra e ovviamente gli ateniesi scelsero la pianta.

Dal punto di vista religioso e medico la figura dell'olio ha rivestito la sua importanza: basti pensare agli unguenti usati per i sacramenti della vita cristiana e per quanto riguarda la medicina, visto che siamo in Sabina è bene ricordare l' olio di iperico che come ha spesso ricordato l'appassionato studioso di tradizione archeologica Stefano Nesta viene messo nella famosa fiaschetta di Poggio Sommavilla.

Nel tempo l'olio subì trasformazioni soprattutto a livello di esportazione attraverso contenitori diversi in uso tra greci e romani. Tutto questo portò alla nascita verso la fine dell' 800 al marketing.

L'elemento emerso dal convegno riguarda in ogni caso il commercio attuale e non a caso è stato posto in rilievo il legame qualità prezzo che in Italia e' molto più alto rispetto ad esempio che in Spagna ma tutto questo è dovuto anche ai metodi usati sia per la raccolta  che per la conservazione.

L'olio buono non deve essere aspro ma delicato ma è possibile ottenerlo solo se non si usano agenti chimici



e se la procedura di raccolta delle olive e la relativa spremitura seguono regole precise come la bacchiatura, la bucatura la pettinatura ecc ma soprattutto si basa sull'esperienza dei nostri agricoltori.

Una festa dunque che va al di là della semplice sagra ma vede sempre più un'attenta analisi del prodotto, fiore all' occhiello dei nostri territori di cui la Sabina non è seconda a nessuno 

sabato 2 novembre 2024

Un personaggio del passato che suscita ancora clamore Bellezza Orsini

 A Collevecchio è senza dubbio la figura più conosciuta e ancora oggetto di discussione tra gli studiosi di storia medievale. Una figura che racchiude in sé storia e leggenda che si tramandano dal 1500.

Si è tenuta il 1 novembre una visita guidata curata dallo storico Carlo Grappa profondo conoscitore di ogni angolo e storia del paese dedicata proprio a questa figura emblematica di una giovane donna nata da una relazione di un rampollo degli Orsini  e in seguito riconosciuta dalla famiglia.

La leggenda  narra che un bambino molto malato venne preso in cura dalla ragazza che si intendeva di decotti ed erbe come era l',usanza del tempo ma purtroppo quel bimbo morì e  Bellezza venne prima accusata di omicidio e in seguito di stregoneria dalla Santa inquisizione e imprigionata.

Ella non resse a questa situazione e si tolse la vita 

Da tutto questo emerge come la presenza dello Stato pontificio in Sabina abbia avuto il suo peso ma al di là di tutto bisogna sottolineare come ha precisato la presidente della Pro loco Angela Ruggeri che ha organizzato la serata che ' È necessario ricalcare le orme del passato per dare la visione storica di un paese che non deve basarsi solo sull'aspetto gastronomico degli eventi e sagre ma offrire una immagine che possa dare spunto a riflessioni storiche che si perdono nel tempo ".

La serata è stata allietata dalle famose castagne arrosto e dal bicchiere di un buon vino nostrano.

Conoscere per sapere , conoscere per tramandare. Questo è lo spirito del nostro luoghi 


domenica 20 ottobre 2024

Problema acqua insalubre adesso non ci sono più scuse

 Chi vive in zona Torretta- Sant' Anna  sa quanto sia difficile convivere con un problema di acqua non potabile e come sia ogni giorno causa di disagio il doversi recare presso fontanelle di zona per riempire taniche e bottiglie. Cuocere un piatto di pasta, bere un semplice bicchiere d'acqua rende la vita quotidiana molto difficile da gestire.

La gente è stanca non ne può più e il comitato cittadino alla fine ha voluto prendere di petto la situazione chiedendo l'aiuto dei media in particolare della Rai per fare luce sul problema, ovviamente con il coinvolgimento della società idrica che fornisce l'acqua, precisamente Acqua pubblica Sabina.

Martedì 15 in diretta nell' ambito della trasmissione Buongiorno Regione Lazio è andata in onda una intervista alle persone direttamente coinvolte dal problema, cercando di capire e di fare luce sulle cause che hanno determinato una situazione allucinante come questa.

Ovviamente il sasso è stato lanciato e adesso bisogna non perdere di vista i fatti in questione e seguire l'iter di risoluzione perché non è come qualcuno su una pagina facebook locale va dicendo che in questo modo si dà una immagine contorta del paese, forse perché chi gestisce tale pagina preferisce i lamenti che rimboccarsi le maniche.

Aver chiamato la trasmissione Rai è stata un'ottima mossa perché solo portando alla ribalta i problemi si può contare su un aiuto valido.  Viceversa tenerli solo come sfogatoio perché non si sa fare altro vuol dire veramente fare affossare il paese.

Quindi ora non esistono più scuse: l'acqua è un bene prezioso e chi in questo periodo di mutamenti climatici soffre di siccità soprattutto nel Sud Italia sa cosa voglia dire vivere con carenze idriche e con problemi ad esse collegate

Avanti tutta e chi non ha interesse a far conoscere i temi scottanti del nostro paese significa che non lo ama e non lo difende abbastanza come merita..


Una foto di tanti anni fa...

Quando piove viene sempre la voglia di guardare vecchie foto o tramite album o su internet anche per tornare indietro nel tempo soprattutto ...