Il Convento di Sant'Andrea

domenica 22 giugno 2025

Riapre la piscina ritorna l'allegria

A Collevecchio parlare d'estate significa fare riferimento al suo emblema ossia la piscina. Un anno è trascorso dall'ultima apertura ed ora eccoci di nuovo in pista con l'inaugurazione del bar Sanzibar la " succursale" del locale di via San Valentino che darà vita ad una stagione di allegria e di scoppiettanti momenti insieme,

Tantissimi hanno partecipato alla serata di musica e balli che ha avuto luogo in concomitanza  con l'inizio dell'estate il 21 giugno e con la partecipazione di dj Fede da Terni coadiuvato dal cantante Davide the Voice,

Per motivi di salute non ho potuto partecipare ma nonostante ciò ho avuto modo di informarmi e debbo dire che le notizie raccolte superano ogni immaginazione.

Sentirsi a pieno ritmo immersi in un clima di festa che fa dimenticare i momenti difficili che in ogni famiglia purtroppo non mancano senza evitare i riferimenti alla situazione politica attuale a causa dei conflitti in corso, è il risultato di una gestione ancora una volta affidata al bravissimo Ettore Ferrando. Semplicità, buon gusto e tanta voglia di fare di Collevecchio un punto di riferimento per lo svago e lo stare insieme.

Nuove conoscenze ci aspettano, e tutto questo rende il nostro paese ricco di quel fascino che si chiama gioia di vivere. E non è poco! Certo come in ogni situazione non mancano le critiche ma nel rispetto dell'altrui pensiero non possiamo non elogiare gli sforzi e la volontà di chi ancora una volta si è messo in gioco, E i risultati si iniziano a vedere perchè come dice un proverbio " Chi bene incomincia è a metà dell'opera".


 

martedì 3 giugno 2025

Degenza infermieristica di Magliano ovvero la perla della sanità in Sabina

Conosciamo molto bene le problematiche legate alla sanità, il caos delle prenotazioni, le liste di attesa interminabili insomma la salute ogni giorno è messa in gioco senza possibiità di evitare situazioni inverosimili.

Certo le tematiche in questione sono legate principalmente alle strutture delle grandi città dove ogni giorno assistiamo al disordine dei pronto soccorso che spesso somigliano a luoghi che tutto sembrano tranne che punti di riferimento per i malati.

Non è caso in provincia le cose appaiono in modo diverso. In Sabina esiste un modus operandi che molto si allontana da quello delle città , un sistema che vede nel malato la persona da curare non solo per la sua malattia ma da assistere psicologicamente  facendolo sentire protagonista del proprio excursus sanitario.

Tutto questo lo possiamo trovare in un reparto molto particolare, quello della degenza infermieristica dove i ricoverati vengono assistiti da personale specializzato per patologie curabili in breve tempo. 

Presso la Casa della Salute di Magliano Sabina esiste il reparto in questione, dove si respira aria familiare per dare modo ai degenti di superare il disagio e lo sconforto legati alla propria condizione di salute.

Gli infermieri soprattutto donne dimostrano di avere a cuore ogni situazione dei ricoverati instaurando un rapporto amichevole con ciascuno di loro creando cosi un clima che va oltre la semplice analisi o test creando nel malato una serenità interiore.

Si può dire che la sanità in Sabina ha una perla particolare che illumina chiunque abbia a che fare con strutture ben avviate . Come appunto la degenza infermieristica di Magliano della cui assistenza pure io ho usufruito.  


giovedì 17 aprile 2025

Una foto di tanti anni fa...

Quando piove viene sempre la voglia di guardare vecchie foto o tramite album o su internet anche per tornare indietro nel tempo soprattutto se riguardano immagini del nostro vivere quotidiano.

Ebbene a me è capitato di trovare una cartolina risalente rientemeno che al 1955 e che ritrae il nostro corso con tanti bimbi che giocano. Bici parcheggiate sui muri delle case mentre  la fantasia corre a quei momenti e pare di sentirli vociare allegri e spensierati.

Negozi e locali aperti, insomma la vita pareva scorrere nella pienezza della normalità, nulla lasciava presagire che prima o poi tutto questo sarebbe finito.

Certo le situazioni della vita cambiano, la storia prende una piega diversa e tutto ciò che ha il sapore di moderno pare non aver presa sulla mentalità delle persone. L'unica cosa che è legata al progresso pare essere il possesso di una automobile perchè se ti serve un piatto, un libro, un bicchiere o un semplice oggetto da giardino devi purtroppo andare fuori paese.

Aprire una qualsiasi attività pare essere un problema irrisolvibile perchè la popolazione si è ridotta di parecchio e tanti che hanno trovato un' attività come pure quei ragazzi della foto hanno preferito stabilirsi nel luogo di lavoro.

Anche aprire un piccolo localetto per attirare i turisti e invogliarli ad acquistare una casa qui è una impresa titanica e molti cartelli " vendesi"  col tempo cadono o sbiadiscono.

Spesso parlando con la gente in piazza ho affrontato l'argomento del paese che si avvia lentamente a perdere importanza pur essendo un luogo che per la sua valenza storica non è secondo a nessuno. E tutti fanno spallucce come per dire " E' andata cosi che ci vuoi fare?"

Nulla di più sbagliato, perchè vivere in un posto è soprattutto prendere coscienza che ognuno di noi vi abita e lasciare scorrere l'acqua dell'indifferenza a lungo andare provoca una inondazione dalla quale poi sarà difficile risalire per tornare a galla.

Grazie alla nostra Pro Loco si sta iniziando a mutare il modo di ragionare, bisogna innanzitutto collaborare ai suoi progetti cosi come vivere pienamente le iniziative sociali promosse dal Comitato cittadino è il modo giusto per portare a conoscenza le varie problemtatiche esistenti.

La voce del silenzio è solo il titolo di una vecchia canzone ma non è il caso che diventi il nostro inno.

Dobbiamo essere presenti a noi stessi perchè oggi il declino dei paesi specie dell'Alto Lazio dipende dalla paura di mettersi in gioco per non fare figuracce.

Nessuno è migliore dell' altro insieme si trovano le soluzioni perchè solo dal confronto nascono le idee, e che  sono il frutto di un dialogo tra persone che non vogliono finire dimenticate.

E come quei bimbi della cartolina cerchiamo di stare insieme e fare quadrato attorno al paese che ha la sola colpa di voler essere amato.



 

mercoledì 1 gennaio 2025

Col nuovo anno parte la rinascita di Collevecchio. Dipende da noi

 Sul piatto parecchie sfide ci attendono alcune iniziate da tempo ma bloccare da una inspiegabile burocrazia che non può più essere tollerata. Prima fra tutte quella legata al centro prelievi iniziata bene con la visita proprio un anno fa del funzionario della Asl di  Rieti che non pose alcun problema alla realizzazione ma all'improvviso la Regione Lazio iniziò a porre in essere vincoli legati alle leggi in materia sanitaria.

Un altro tema spinoso è la scala presente in stazione per la rimozione della quale sono state raccolte a suo tempo dal locale comitato cittadino oltre 500 firme incontrando però il muro di Trenitalia che non ha mai voluto affrontare il problema portando all'esasperazione la cittadinanza.

Ultimamente è stato come si dice " preso di petto" il problema dell'acqua torbida in una zona del paese, precisamente Torretta Sant' Anna intervenendo addirittura la troupe di Rai tre Lazio ma la soluzione pare essere ancora lontana.

Qualcuno potrebbe avanzare l'ipotesi di una sfortuna ben radicata  ma al di là di questo occorre trovare tra maggioranza e opposizione in comune la voglia di rimboccarsi le maniche senza cedere alle passioni politiche ( la campagna elettorale è finita da un bel po') cercando di coinvolgere il più possibile la cittadinanza attraverso dibattiti e incontri sui vari temi.

Tutti devono trovare ascolto ma senza arrivare allo scontro ideologico che non aiuta certamente il paese a crescere unito.

Il tricolore significa unità e Collevecchio non è fuori di certo dall'essere unito al resto d'Italia.. teniamolo a mente


sabato 21 dicembre 2024

È partita la kermesse di Natale. Auguri a tutti

 Lo spirito natalizio è inutile dirlo vive ed è presente laddove ci ci si conosce e lo si vive profondamente.

Perché è nelle piccole comunità che la voglia di stare insieme si fa più accentuata a differenza delle grandi città  dove tutto è più dispersivo.

Nei giorni scorsi ci sono stati i mercatini di Natale poi la benedizione dei presepi oggi la polentata... Collevecchio vuole dare il meglio di sé e presentarsi come un paese che vive  "<Perché Collevecchio non è morto ma solo se noi collaboriamo a tenerlo in vita"  come ribadisce spesso l'infaticabile presidente della Pro loco Angela Ruggeri che con il suo gruppo di lavoro promuove sempre iniziative per presentare una comunità in movimento.

Stare insieme significa cogliere il meglio che esiste in ciascuno di noi e condividerlo con gli altri e cercare il più possibile di coinvolgere chi non abita qui 

Buon Natale a tutti e soprattutto a chi vuole un paese che sorride alla vita guardando al futuro 


domenica 8 dicembre 2024

Mercatini di Natale: tradizione senza tempo

 In questo periodo pre natalizio in tutta Italia si allestiscono i famosi mercatini dove si può trovare di tutto, dall' abbigliamento all'oggetto per la cucina ai giocattoli a prezzi contenuti 

Se poi tali mercatini sono situati in luoghi caratteristici acquistano una notevole rilevanza. A Roma fa la parte del leone il suggestivo mercatino di Piazza Navona ma non meno importanti e ricchi di valore sono i mercatini dei piccoli paesi 

In Sabina una frazione di Collevecchio, provincia di Rieti, Cicignano ha avuto il suo momento magico grazie alla pro loco locale guidata dalla presidente Angela Ruggeri e dal suo staff .

In questo minuscolo borgo che un tempo era un castello con le sue stradine e i balconi pieni di piante fiorite del periodo, tanti tavolini con i più svariati oggetti hanno attirato la curiosità e invogliato all' acquisto parecchie persone alcune venute da fuori provincia. Lo stand gastronomico si è superato alla grande con la protagonista principale ossia la mitica pizza fritta e altre leccornie.

Non poteva mancare la presenza di Babbo Natale che ha invitato grandi e piccini ad avere la foto ricordo.

Verso la fine della serata uno stupendo concerto diretto dal maestro Max Costanzi che ha spaziato dal classico al jazz portando i presenti a fare ovazioni e a richiedere addirittura il bis.

" Questi incontri rendono il paese sempre più ricco di spunti per creare vita collettiva e il calendario per le festività vede veramente una serie di attività che noi della proloco non ci stancheremo mai di porre in essere né ora né in futuro." Così la presidente Angela Ruggeri ha commentato la giornata.

A Natale puoi così recita un famoso spot...e chi vuole può veramente fare  sempre il meglio per la cittadinanza e per il paese stesso...volere è potere 



lunedì 18 novembre 2024

L'olio: un bene prezioso che fa parte della nostra vita

 Parlare dell' olio in Sabina è come parlare di un familiare perché fa parte da tempo immemorabile della nostra cultura assieme al grano.

È quello che è stato puntualizzato durante il convegno organizzato  dalle varie associazioni territoriali tra cui la pro loco,tenutosi a Collevecchio in occasione della festa dell' olio che ha visto tutto il paese mobilitato sotto ogni punto di vista, attraverso stand di prodotti tipici locali oltre di intrattenimento musicale con il gruppo i Buchi d'aria e il complesso Organetti in festa 

Dal convegno tenutosi il 17 novembre presso i giardini a cui hanno partecipato oltre al primo cittadino dott. Federico Vittori, la giornalista e antropologa Tiziana Ciavardini, il consigliere comunale Vanni Resta e l'agronomo ed esperto in olivicoltura Luigi Tomassetti sono emersi momenti legati alle leggende per poi via via arrivare a cogliere i punti salienti del rapporto tra olio, prezzi e consumatori finali.

Per quanto riguarda la mitologia si narra che Atena e Poseidone erano in conflitto per aggiudicarsi il ruolo di protettori della città di Atene e usarono tutti i mezzi possibili. Atena pensò di fare nascere da una roccia l'ulivo simbolo  di pace mentre Poseidone diede vita al cavallo simbolo di guerra e ovviamente gli ateniesi scelsero la pianta.

Dal punto di vista religioso e medico la figura dell'olio ha rivestito la sua importanza: basti pensare agli unguenti usati per i sacramenti della vita cristiana e per quanto riguarda la medicina, visto che siamo in Sabina è bene ricordare l' olio di iperico che come ha spesso ricordato l'appassionato studioso di tradizione archeologica Stefano Nesta viene messo nella famosa fiaschetta di Poggio Sommavilla.

Nel tempo l'olio subì trasformazioni soprattutto a livello di esportazione attraverso contenitori diversi in uso tra greci e romani. Tutto questo portò alla nascita verso la fine dell' 800 al marketing.

L'elemento emerso dal convegno riguarda in ogni caso il commercio attuale e non a caso è stato posto in rilievo il legame qualità prezzo che in Italia e' molto più alto rispetto ad esempio che in Spagna ma tutto questo è dovuto anche ai metodi usati sia per la raccolta  che per la conservazione.

L'olio buono non deve essere aspro ma delicato ma è possibile ottenerlo solo se non si usano agenti chimici



e se la procedura di raccolta delle olive e la relativa spremitura seguono regole precise come la bacchiatura, la bucatura la pettinatura ecc ma soprattutto si basa sull'esperienza dei nostri agricoltori.

Una festa dunque che va al di là della semplice sagra ma vede sempre più un'attenta analisi del prodotto, fiore all' occhiello dei nostri territori di cui la Sabina non è seconda a nessuno 

Riapre la piscina ritorna l'allegria

A Collevecchio parlare d'estate significa fare riferimento al suo emblema ossia la piscina. Un anno è trascorso dall'ultima apertura...