Il Convento di Sant'Andrea

domenica 19 maggio 2024

Elezioni comunali. Di cosa ha bisogno un paese?

 Innanzitutto è opportuno sottolineare che la vita delle persone è degna di considerazione sia che si tratti di un paese o di una città.

Certo nelle nostre metropoli la frenesia quotidiana comporta la presenza di strutture e di servizi più all'avanguardia per poter ovviare alle esigenze di tutti i giorni nell'ambito di quella che è vista come priorità: l'assenza di disagi in un clima di comodità individuale.

Ciò nonostante tutto questo è essenziale pure in luoghi dove la pace e la tranquillità sono le regine incontrastate, dove a pochi chilometri dalle città è possibile riscoprire una dimensione di vita dimenticata o mai provata. Le persone devono trovare attorno a sé l'attenzione verso i propri bisogni e la sicurezza di non trovarsi in situazioni difficili da affrontare e tutto questo è compito di una amministrazione attenta.

A Collevecchio l'amministrazione guidata dal sindaco uscente Federico Vittori ha dato prova pur con enormi sforzi di saper affrontare le tante tematiche quotidiane e tocca dare atto che molte delle quali sono state risolte.

Avere a cuore le persone e le loro infinite varietà di problemi comporta un lavoro di squadra che non è mai mancato e che si prefigge di continuare a svolgere.

Quello che conta non è farsi vedere in piazza o in altri luoghi di ritrovo come ora viene rimproverato dagli avversari per dare prova di efficienza e laboriosità ma fare si che le aspettative divengano realtà.

Quali sono ad esempio le priorità per un paese come il nostro che vive ogni giorno le difficoltà dovute a carenze di ogni tipo?

Innanzitutto far si che i giovani non si allontanino dalla consapevolezza che il paese è pure il loro e vanno per questo coinvolti, incentivati a stare insieme per creare qualcosa che resti indelebile nel tempo. Distoglierli dall' usò continuo di videogiochi e cellulari per favorire una presa di coscienza che coinvolga la mente a 360°.

Attraverso corsi specifici avvicinare le nostre giovani generazioni al territorio e alla sua storia e renderli partecipi del passato in modo che nel presente possano costruire il futuro.

Gli anziani e i disabili non sono cittadini di serie B al contrario le loro esperienze devono essere uno stimolo per realizzare strutture dove possano esprimere le loro capacità. Chi è costretto su una sedia a rotelle per malattia o incidente non di meno può avere uno scrigno di idee da aprire agli altri.

Le nostre signore e i signori della terza età hanno molto da offrire e il centro anziani deve essere il punto chiave per far sentire questi cittadini parte integrante della società. Non è la partitella a carte o una gita, iniziative peraltro ottime, che possano essere lo stimolo ad una creatività ma il coinvolgimento personale di ciascuno. Insegnanti di cucito, di maglia, di cucina nonché di lavori artigianali da parte degli uomini possono dar vita veramente a rapporti proficui tra i meno giovani e coloro che si affacciano alla vita.

Siamo certi che tutto questo sarà oggetto dell'interesse dell' amministrazione uscente alla quale auguriamo di essere ancora parte integrante del nostro futuro 

I meriti vanno conquistati sul campo e la lista Agorà li ha fatti suoi da sempre.

Riconfermarla significa affacciarsi all'ignoto con la certezza di saperlo affrontare.


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