Il Convento di Sant'Andrea

lunedì 15 maggio 2023

Chi bene incomincia..

 ...."è a metà dell'opera" si dice quando si inizia ad agire per raggiungere una finalità volta al bene comune. Ed è quello che da sabato 13 maggio ha preso il via per protrarsi per tutto il mese qui a Collevecchio ovvero una raccolta firme per sensibilizzare l'amministrazione comunale a prendere atto della situazione di serio abbandono in cui versa il centro storico.

Tantissime persone hanno firmato e stanno continuando a firmare per esprimere il proprio dissenso sul modus operandi attuato finora nei confronti delle attività commerciali ormai chiuse da troppo tempo, prima con la scusa del terremoto che, tra l'altro, non ha avuto le gravi conseguenze degli altri luoghi a noi limitrofi tanto è vero che non siamo stati inseriti nel famoso "cratere" ma  abbiamo comunque usufruito di finanziamenti usati per tutto tranne che per la ricostruzione.

Poi per la pandemia da COVID-19 che ha bloccato lavori iniziati e mai più ripresi, nonostante la fine dell'emergenza sanitaria, dando vita cosi alle cattedrali nel deserto delle quali ormai conosciamo vita morte e miracoli.

È chiaro che col tempo le persone si stanchino nel vedere che per ogni cosa si crei lentezza burocratica, che si compiono opere che nulla hanno a che vedere con le reali esigenze della popolazione ma che vengono fatte in nome di ambiziosi progetti che somigliano alle classiche fette di prosciutto sugli occhi.

A Collevecchio è sorto un comitato spontaneo di cittadini con una propria pagina facebook e chat WhatsApp dove vengono elaborate proposte e idee da sottoporre alla dormiente amministrazione.

Ovviamente nessuno si sente superiore all'altro ma in un clima di partecipazione diretta si cerca finalmente di spazzare la polvere dell'apatia e dell'insoddisfazione.

Gaber cantava "Libertà è partecipazione" e mai tale pensiero fu così azzeccato soprattutto per noi. 

Sentirsi cittadini di serie A non solo dal punto di vista sportivo ma sociale vuol dire preoccuparsi per il futuro proprio e di quello di chi verrà dopo di noi. I piccoli centri soffrono lo spopolamento da qualche anno a questa parte e i tanti servizi giornalistici televisivi ci propongono gli sforzi che essi fanno per non sparire del tutto.

Anche Collevecchio che ha conosciuto fino a pochi anni fa uno splendore e una ricchezza veramente da ammirare, adesso lotta per non cadere nel dimenticatoio.

Qualche turista straniero ha iniziato a frequentare il paese ma non basta: per rilanciarlo occorre soprattutto presentarlo con una veste moderna e al passo coi tempi pur mantenendo intatte le sue caratteristiche storiche e per fare questo è necessario prima di tutto scuotere le persone da ogni possibile timore e perplessità. Si perché in alcuni vige la paura chiamiamola reverenziale di mettersi contro il governo locale ma non funziona così. Nessuno vuole andare contro l'amministrazione al contrario la si vuole portare dalla propria parte in un clima di collaborazione reciproca che possa essere di aiuto per una costante crescita del territorio.

E questa diciamolo francamente si chiama coscienza civica.


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