Sto parlando dei tempi in cui su via Roma esisteva il famoso Palazzo Benessere ovvero palazzo Piacentini, destinato al confort di vip e personaggi dello spettacolo che un tempo forse non troppo lontano ma dimenticato hanno soggiornato qui.
Io ancora vivevo a Roma ma ho saputo che grazie a questo centro i collevecchiani hanno potuto stringere la mano a personaggi del calibro di Pippo Baudo, Katia Ricciarelli, Barbara D'Urso, Remo Girone, Valeria Marini e chi più ne ha più ne metta. Insomma via Veneto si era trasferita qui tra i paesaggi della valle del Tevere.
Ovviamente la struttura ha dato lavoro a parecchie persone del paese, dando ad esso un connotato di eleganza e stile che ha creato stupore e meraviglia.
Quello che ci si domanda è perché tale struttura è stata chiusa e si badi bene prima della pandemia. Ci stava pure una bella piscina esterna dotata di ogni confort: sarebbe stato un modo perfetto per arricchire il paese sotto tutti i punti di vista.
Una cosa è chiara alla luce di quanto si vede intorno a noi, ovvero tutto ciò che genera, è il caso di dirlo, benessere viene stroncato senza un perché e al suo posto sorgono opere effimere e senza alcuna utilità per la crescita e la conoscenza del paese.
Tutto deve essere sepolto sotto la cenere del pressappochismo e indifferenza, sembra quasi sia nata la volontà di affossare anziché migliorare.
Anche noi avevamo la nostra via Veneto...distrutta senza un perché...e sarebbe il momento di guardarci in faccia e capire cosa abbia dato origine a questa Caporetto della Sabina e senza timore ma a testa alta.
Nessun commento:
Posta un commento