Il Convento di Sant'Andrea

sabato 25 marzo 2023

Volere è potere....ma solo per gli altri..

" Col tempo e con la paglia si matura la nespola e la canaglia", i proverbi nostrani non si smentiscono mai,  pure nel caso del nostro paese e di tutto ciò che gravita intorno ad esso.

Per anni si è accettato tutto con rassegnazione e indifferenza, tanto " nulla cambia", però adesso si sta cercando di cambiare questa mentalità, con più presa di coscienza verso i problemi piccoli e grandi che ci circondano. Parliamoci chiaro, un conto è una grande città dove le situazioni legate alla vivibilità di tutti i giorni trovano spesso intoppi e grattacapi che necessitano delle tipiche manifestazioni dei cittadini, delle petizioni, sit- in e tutto ciò che solitamente fanno i comitati di quartiere, e un conto è una realtà come la nostra dove solo in apparenza tutto va bene  ma non al lato pratico, quando dovrebbe essere l'esempio più eclatante del buon funzionamento della macchina amministrativo- burocatica e invece i problemi ogni giorno appaiono in tutta la loro pesantezza.

Con pazienza ci si sta abituando al risveglio delle coscienze perchè diciamolo chiaramente non siamo persone senza dignità ma cittadini di tutto rispetto e destinatari di tutto ciò che fa capo a diritti acquisiti, oltre che di doveri, proprio in nome di quella caratteristica chiamata appunto  "cittadinanza" .

La volontà non manca ma finora è stata messa nel cassetto della vita, perchè volere non basta ma tocca pure agire. E se si è soli si fa la fine di Don Chisciotte che combatteva contro i mulini a vento e noi ne abbiamo parecchi da abbattere perchè fanno parte del qualunquismo e del menefreghismo coi quali siamo sempre andati a braccetto.

Spesso in piazza si parla del più del meno, ma ultimamente si nota una voglia matta di sputare il rospo, di non tenersi tutto dentro, ma al contrario iniziare a guardare la realtà con occhi non certo rassegnati.

Come per magia si viene a scoperchiare il vaso di Pandora, ed escono fuori rogne e problemi visti con gli occhi di chi si è stancato di essere preso in giro. Ciò che ultimamente è sulla bocca di parecchie persone è il centro di riabilitazione, ormai chiuso da più di un anno che per molti potrebbe essere la sede ideale del Comune visto che le mura sono di sua proprietà, invece di continuare a pagare un affitto abbastanza salato per un appartamento sito in una palazzina in via dei Cappuccini. Dispendio di denaro pubblico e per denaro pubblico si intendono le imposte che i cittadini pagano  e che potrebbero essere usate per migliorie del paese.

Un altro problema che abbiamo segnalato diverse volte è lo stato in cui versa la nostra stazione ferroviaria, indubbiamente abbandonata a se stessa, al contrario di altre del territorio che sono state oggetto di riqualificazione. Del resto chi arriva da noi si trova davanti quel mostro in ferro che è la scala di uscita, un qualcosa che pare voglia dire: " Vai oltre, scendi altrove ma non qui".

Ad essere sinceri, è facile parlare ma se non si agisce concretamente tutto rimane " campato in aria".

E' inutile negare che intorno a noi ci sono paesi più piccoli che hanno una rete di servizi di tutto rispetto, dove le persone sono considerate di serie A, al pari di qualunque luogo  della Penisola.  

Non ci vuole molto, occorre solo essere decisi a voler cambiare comportamento, mettersi solo in testa che non basta guardare il panorama seduti al bar della piazza, ma cominciare a capire che se si vuole qualcosa tocca sudare le proverbiali sette camicie.

Pure in città non si creda che le cose siano facili, ne so qualcosa visto che ero attivista territoriale in un comitato di zona a Roma Appio San Giovanni, per ottenere la soluzione dei problemi toccava stare sul territorio in modo presente e senza paura, affrontare le istituzioni locali assieme ai colleghi del comitato e arrivare se necessario a compiere gesti significativi, come quando per sensibilizzare l'intervento dell'assessore alla viabilità per una grossa voragine, arrivammo a bloccare via Tuscolana. Alla fine ottenemmo risultati concreti.

E se in città tocca arrivare a tanto, a maggior ragione qui si potrebbe ottenere riscontri, usando modi " più pacifici".

Non dobbiamo cadere nella trappola mentale che " solo gli altri possono tranne noi" perchè nessuno è inferiore all'altro e che tutti hanno il diritto di avere le stesse cose. Non ci sono differenze perchè anche noi siamo italiani e tra l'altro con  orgoglio e merito, per cui non dobbiamo essere messi all'angolo. Ricordiamocelo.



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