Il Convento di Sant'Andrea

sabato 11 marzo 2023

Se ci fosse il prof. Tersilli .....

 Il noto personaggio del medico primario impersonato da Alberto Sordi in un film del 1969 diretto da Luciano Salce ci riporta indietro nel tempo, quando la sanità a modo suo funzionava e neanche male rispetto ad oggi.

Sappiamo i problemi che oggi la sanità affronta, problemi che vedono i cittadini a fare le spese per qualunque situazione, legata soprattutto alla burocrazia.

Lasciando da parte infatti i problemi legati alle visite mediche, ai tempi di attesa a volte lunghi come la fame che producono disagi non indifferenti alle persone a meno che non decidano di rivolgersi privatamente a strutture specialistiche, vediamo che a volte le questioni di carattere amministrativo che riguardano strettamente il medico di famiglia possono incidere pure sui pazienti.

E' quello che che sta succedendo da noi, dove il nostro medico di base, avendo ottenuto un contratto a tempo indeterminato, dovrà essere riconfermato o meno nella scelta da parte dei cittadini.

Andiamo per ordine perchè la storia assomiglia ad un film della saga di Fantozzi. Nel settembre dello scorso anno il nostro dottore è stato definitivamente assegnato al presidio sanitario del nostro paese, in sostituzione della dottoressa andata in pensione. Però per un certo periodo tale assegnazione era in forse non si sapeva con certezza se lui sarebbe rimasto oppure no. Quindi si è dovuto aspettare il " nulla osta" e andare alla ASL per la definitiva scelta del medico, oppure chi era pratico di internet, opeerare tale scelta on line.

Da allora tutto a posto. Però nessuno era al corrente che il contratto con la ASL era a tempo determinato, anche perchè, detto  tra noi, tale questione riguardava solo l'ambito amministrativo e non sanitario, per cui ai cittadini poco importava. 

Invece pare che la situazione riguardi pure i cittadini, poichè il contratto è diventato indeterminato, e allora sembra che tocca rifare la scelta del dottore, confermare o no l'attuale.Insomma  due conferme nel giro di sei mesi!!!

Sinceramente devo dire che una questione simile non l'ho mai sentita, saranno nuove norme non si sa, speriamo che la Regione Lazio che ha competenza in merito possa rivedere leggi e leggine che non hanno alcuno scopo se non quello di rendere la vita impossibile alle persone.

Tornando alla nostra questione, è assurdo e illogico che i cittadini siano nuovamente chiamati a confermare la scelta già effettuata a suo tempo. Non sarebbe stato meglio allora sospendere la consultazione dell'utenza fino alla definitiva regolamentazione del contratto? Due volte nel giro di sei mesi è veramente esagerato.

Tutto questo ci fa rimpiangere il caro dott.professor Guido Tersilli di cinematografica memoria...almeno quello era un film che ci metteva il sorriso sulle labbra....e non è poco trattandosi di un tema come la sanità che al posto delle risate ci fa venire i cosiddetti nervi....mai come ora.


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