Verso la fine dell'anno scorso il nostro Comune, preso atto delle lamentele dei cittadini che, dopo anni di silenzio, hanno preferito mettere a nudo il problema, ha inviato una PEC al Cotral chiedendo di intensificare le corse mattutine dei pullman per la stazione, al fine di creare collegamenti ottimali per tutti e per evitare l'uso del mezzo privato. Indubbiamente questa decisione non può che farci piacere perchè dimostra che alla fine, a furia di battere i pugni sul tavolo, si ottengono riscontri.
Nella lettera infatti si fa un chiaro riferimento alla mancanza di coperture dei passaggi del Cotral relativi agli ultimi transiti del treno delle 8 e 8,52, costringendo come ben sappiamo le persone per sei chilometri -tale è la distanza tra il paese e la stazione-a dover ricorrere al mezzo privato o farsi accompagnare, per evitare di alzarsi all'alba.
Oltretutto siamo nel terzo millennio, fra un pò andremo su tutti i pianeti del sistema solare , e per andare a Roma da certi posti diventa un rebus da cubo di Rubik.
Per tutta risposta il Cotral liquidò la richiesta dicendo che non era conveniente mettere quelle corse perchè l'utenza sarebbe stata scarsa.
Ora mi domando: ma il Cotral c'è o ci fa? E' chiaro che se la gente non sa, non pensa minimamente a usufruire del servizio pubblico, però nella mail, guarda caso si fa esplicito riferimento a richieste partite dai cittadini, quindi ( consentitemi il maiuscolo) SE LA GENTE HA RICHIESTO I PASSAGGI SIGNIFICA CHE INTENDE USUFRUIRNE. Quindi i pullman non viaggerebbero vuoti...
Però lasciare morire la questione solo perchè il Cotral si è comportato da Ponzio Pilato, lavandosene le mani, mi pare eccessivo. E' opportuno, da parte del Comune, riprendere il discorso altrimenti ci prenderanno in giro come sempre, ma basta questa volta scrivere, tocca prendere il toro per le corna, e pretendere di parlare faccia a faccia con il Cotral, magari facendosi accompagnare da un gruppo di cittadini che non hanno voglia di abbassare la testa.
Ma stiamo scherzando? Il servizio quando è pubblico deve essere garantito a 360° non come ci fa comodo, per cui tutti ma proprio tutti devono avere il diritto di usufruire del servizio.
Un tempo si diceva scripta manent verba volant, ossia lo scritto resta e le parole volano, lasciano il tempo che trovano, però questa volta tocca fare un'eccezione, allo scritto deve seguire la parola, che da sempre caratterizza il vivere civile. E se si ha il confronto verbale qualcosa si può ottenere altrimenti passeremo la vita a scrivere le novelle con buona pace di Luigi Pirandello..
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