Il Convento di Sant'Andrea

mercoledì 15 marzo 2023

Il silenzio della rassegnazione

 Capisco che si possa rischiare di essere ripetitivi ma diciamocelo chiaramente: possiamo continuare così? In TV spesso parlano dei borghi lasciati senza attenzione e lo stesso governo Meloni ha posto l'accento su questo problema dell'abbandono dei luoghi più suggestivi della nostra penisola.

PNRR, fondi europei, prima quelli per il sisma, insomma qui si continua a parlare di soldi che piovono come grandine manco fossimo stati oggetto di attenzione da parte del Qatar, ma tutto resta fermo Immobile, ogni tanto come un flash spunta fuori qualche progetto ma poi silenzio...e ciò che fa rabbia è vedere che in tante persone sta affiorando la rassegnazione invece che la rabbia e la voglia di affrontare con chi di competenza la situazione.

Nessuno vuole prendere a pugni la nostra amministrazione, ci mancherebbe altro, ma nemmeno possiamo continuare ad assistere passivamente al declino inesorabile del nostro paese. Occorre che i cittadini comincino a guardarsi in faccia e iniziare a buttare giù argomenti validi da presentare al comune, se hanno interesse a vivere e non a sopravvivere.

Intendiamoci la luna è impossibile da ottenere ma nemmeno continuare a fare finta che tutto vada bene. Sappiamo cosa manca al paese, tutte cose che altri paesi intorno a noi hanno e presso i quali dobbiamo purtroppo recarci per le più banali esigenze...anche per acquistare una pentola!

La solita tiritera del "tanto siamo in pochi", "tanto chi ci viene" ecc ha trasformato il nostro paese in un deserto invece di iniziare a fargli indossare un nuovo abito. In fondo i paesi intorno a noi non sono metropoli, hanno più o meno la nostra densità abitativa eppure non si fanno mancare nulla, la gente compra in loco e manco usa l'automobile per far fronte ai bisogni quotidiani. 

Vedere un corso bellissimo ridotto ad uno stradone spoglio non ci fa certo onore, e non voglio pensare che ai cittadini piaccia tutto questo... sarebbe il colmo del masochismo.

Il corollario del "tanto chi ci viene a comprare qui" potrebbe essere tranquillamente superato con una buona pubblicità...spesso sulle pagine facebook locali vediamo manifesti di aperture di attività e quindi usare la comunicazione dei social non può che portare a risultati positivi.

Un ristorante di ispirazione vegana ad esempio si trova al bivio del paese...bella iniziativa ma non è che possa risollevare l'immagine del luogo....occorre altro.

Insomma trovare il modo per uscire da questa situazione di stallo si può fare, ma una noce nel sacco non fa rumore, dobbiamo essere in tanti e uniti.... altrimenti saremmo sempre discriminati rispetto ai paesi confinanti. E crediamo che non sia una buona partenza per crescere di visibilità.


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