Lungo il corso ci si imbatte in una stradina chiusa da un cancello di legno e sul muro campeggia in bella mostra il nome della via: Vicolo delle monache. Immaginiamo già la nostra fantasia volare verso chissà quali meandri della storia passata, essendo il nostro paese legato immancabilmente allo Stato Pontificio. In realtà in questa via ci fu un tempo un convento di suore sito appunto nel palazzo Filippi, ma ciò che ci porta a farci delle domande ben precise è: come mai questa via è stata chiusa? Nessuno può entrarci, salvo ultimamente in occasione della festa del grano è stato aperto il cancellone di legno per poi richiudersi a festa finita.
Eppure è una strada con tanto di nome e molte persone che sono venute in visita al Collevecchio non hanno potuto conoscere il motivo di questo cancello.
Proprietà privata? Se così fosse sotto il nome della strada ci doveva appunto essere la scritta suddetta, altrimenti potrebbe sembrare un'atipica appropriazione come alcuni hanno avanzato.
È pur vero che da questa strada si può accedere a palazzo Filippi, il quale "quando fu ristrutturato ha visto riunire due edifici, il primo posto tra la piazza e il corso e l'altro situato tra la via fuori le mura e il corso con accesso alla corte interna attraverso il vicolo delle monache " ( fonte Rietilife), ma resta comunque sempre una strada accessibile come ce ne sono altre in paese, per cui non si capisce questa chiusura.
Essendo un luogo artisticamente suggestivo, potrebbe essere motivo di attrazione turistica....forse c'entra l'effetto Sisma che ha chiuso senza porsi tanti problemi anche siti accessibili?
A domanda segue risposta e chi la può dare è il benvenuto.
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