Il Convento di Sant'Andrea

venerdì 17 febbraio 2023

Vivere nei paesi costa più che vivere in città

 Indubbiamente la vita in un paese soprattutto se piccolo come il nostro dovrebbe offrire garanzia di vivibilità a livello di salute e di risparmio rispetto ad una grande città. Ma non sempre è così. Prendiamo Collevecchio: nessuno mette in dubbio la sua grande capacità di presentarsi come il polmone verde del Lazio, dove la tranquillità è la padrona indiscussa, dove tutto ha un sapore di altri tempi, ma a livello di costi non è proprio ottimale.

Facciamo dei paragoni al volo: in città puoi muoverti benissimo a piedi e trovi tutto oppure con l'autobus o la metropolitana dove questa è presente, i servizi energetici  (lasciando da parte l'attuale crisi) e idrici non ti obbligano ad installare in casa strutture di supporto come stufe,camini, cassoni per l'acqua semplicemente perché puoi usufruire del riscaldamento a metano e non a GPL molto costoso rispetto al primo e per quanto concerne il servizio idrico non rischi all'improvviso di restare a secco.

L'inverno almeno qui a Collevecchio non è amico del portafoglio, basti pensare ai prezzi di legna e pellet arrivati al limite della sostenibilità familiare delle persone. D'estate ci sta il rischio che l'acqua non ci sia per improvvise interruzioni che, tra l'altro, non certamente vanno a favore di lavastoviglie e lavatrici che possono subire danni non indifferenti da questi black out.

Se invece vi sono lavori di manutenzione che presuppongono l'interruzione del flusso idrico, questo non viene portato a conoscenza della cittadinanza a differenza di quanto succede in città dove cartelli affissi ai portoni di ingresso dei palazzi avvisano le persone del disagio. Qui devi avere invece l'ispirazione di andare a controllare sulla pagina facebook del Comune o direttamente sul sito web e chi non è avvezzo alla tecnologia come un anziano si trova effettivamente nei guai.

Per non parlare poi dei servizi sanitari che in certi casi mancano del tutto come un centro immediato di pronto soccorso e uno relativo ai prelievi del sangue ovviamente su appuntamento. Qui per ogni cosa ci si deve spostare col proprio mezzo privato e se si dovesse fare un'analisi della qualità dell'aria, per la presenza massiccia di auto si verrebbe a scoprire che ci si sta una bella dose di inquinamento... altro che polmone verde!😂

È chiaro che nei paesi a densità abitativa relativamente bassa come la nostra, la prima cosa che viene da dire è: " A che serve mettere un servizio per la poca gente che ci sta?"  Allora con questo ragionamento chiudiamo tutto: bar, farmacia, tabaccaio, poste insomma lasciamo solo le case e stop tanto tenere aperto un bar a che serve? Se vuoi un cappuccino vai a Forano allo Zanzibar, se vuoi pagare una bolletta lo fai on-line oppure sali in macchina e con la scusa che vai da un ferramenta a comprare dei chiodi passi all'ufficio postale dove trovi pure l'ATM.

Perché gli affitti dei negozi costano? Vero ma come alcuni sono aperti ce ne potrebbero stare anche altri..

Tornando al nostro discorso iniziale è lampante che la vita in città porta le persone a non conoscersi tra loro mentre in paese arrivi a dare del tu persino al parroco, però come in tutti i casi della vita ci sono i pro e i contro. Dipende da noi e dalla nostra capacità di adattamento e soprattutto dal modo come si viene considerati a livello di contribuenti. Se si pagano le tasse si ha diritto a qualcosa altrimenti meglio dare i soldi in beneficenza...se non altro avremo la possibilità di ricevere gratitudine dal Cielo il che non è poco .


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