Il Convento di Sant'Andrea

giovedì 8 dicembre 2022

Sant'Andrea: una festa all'insegna del silenzio

 Sappiamo molto bene quanto il nostro paese sia devoto al suo  patrono, Sant'Andrea, e come negli anni passati la ricorrenza del 30 novembre passava, come si suol dire, alla storia per i festeggiamenti che venivano organizzati. Bancarelle, processione, tanta allegria senza perdere di vista la devozione religiosa,  eventi che, a causa della pandemia, erano stati bloccati. Ora grazie al Cielo la situazione sanitaria, pur tra mille precauzioni, sta ristabilendosi, e non ci stava alcuna preoccupazione in merito appunto all'organizzazione della festa, cosa che al contrario non si è verificata.

Solo la funzione religiosa e stop. Silenzio assoluto dal punto di vista " laico", anche se per chi è credente come la sottoscritta bastava solo la celebrazione eucaristica, ma stranamente la processione è saltata. Per quanto riguarda le bancarelle e altri eventi legati alla festa tutto è scivolato come se nulla fosse. E si trattava di festeggiare il patrono, non so se mi spiego!

Collevecchio sta perdendo i suoi valori a quanto pare? Ci auguriamo di no, anche se le premesse non sono tra le migliori, non ci si appassiona ad alcuna tradizione, alcun legame con il nostro substrato civile e religioso sta lentamente passando sotto oblìo, e non è una situazione che va a favore, anzi!

Nei quartieri romani ad esempio come Tuscolano, Trionfale tanto per citare i più conosciuti, le feste legate al santo del quartiere sono spettacolari. Al Tuscolano la  festa di Santa Maria Ausiliatrice il 24 maggio è un fiorire di bancarelle, luci e ogni evento legato sia all'aspetto religioso che laico è messo in risalto in modo spettacolare. Così come la festa di San Giuseppe al Trionfale il 19 marzo....mio marito che abitava con la famiglia  da quelle parti era sempre coinvolto in prima persona.

In tutti i luoghi convivono sia il  legame laico che quello religioso, tocca trovare il modo di amalgamarli per offrire un evento che rimanga nella mente di tutti.

Soprattutto ora che si vuole dare un'impronta di rivalutazione turistica al nostro paese, anche se per fare ciò occorre, come ho già in precedenza sottolineato, fare tutte le opportune valutazioni dei pro e dei contro in particolare a livello giuridico e organizzativo, tuttavia le feste patronali hanno sempre dato un contributo non indifferente all'aspetto appunto del turismo.

Francamente ci chiediamo cosa sia accaduto quest'anno per far passare sotto silenzio una festa che è sempre stata il fiore all'occhiello del nostro comune. 

Lo sfregio del monumento ai caduti con gli oggetti legati ad Halloween, ora la festa di S. Andrea finita nel dimenticatoio, viene da pensare che sta cambiando il vento delle priorità locali, non si pensa più al significato intrinseco degli eventi, ma si cerca di avere un impatto più superficiale.

Mi auguro veramente di sbagliarmi, perchè conosco lo spirito e l'amore del paese verso le sue tradizioni, però il dato che balza agli occhi è proprio questo: totale silenzio verso la ricorrenza del proprio patrono. E a distanza di giorni ci sta chi si pone ancora queste domande.

Non resta che chiedere illuminazione al mancato festeggiato che da lassù sicuramente ci darà la spiegazione che cerchiamo....chissà....


 

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