Sta nascendo in paese la voglia di dare un volto nuovo al nostro territorio, gettando le basi per un riassetto delle associazioni culturali presenti, tra cui la Pro Loco, lasciata per troppo tempo nell'oblìo. Le feste, le sagre da questa organizzate sono rimaste nel ricordo di tanti..
Indubbiamente tutto ciò crea frenesia ed entusiamo ma non si deve perdere di vista la realtà e la fattibilità della questione.
Un gruppo di persone sta mettendo in piedi un'associazione tipo Pro Loco o almeno cerca di ridare linfa a quella che già ci stava, attraverso incontri con simpatizzanti e aspiranti collaboratori, col fine ultimo di coinvolgere il paese, e a tal proposito prossimamente sarà divulgato un questionario alla popolazione con domande specifiche interenti a progetti territoriali.
Per carità, tutto interessante, ma troppo confuso. Innanzitutto mi chiedo: è stato consultato un legale, una persona super partes in grado di spiegare i meccanismi reconditi di un progetto di tale portata? O è il classico disegno approntato per far vedere agli scettici che " Collevecchio non è morto"?
Nessuno ha mai detto che il paese sia morto, piuttosto in coma, dal quale non riesce a svegliarsi. Ma sappiamo bene che per svegliare chi dorme un sonno non normale occorrono strumenti idonei e molte volte anzichè ottenere un effetto positivo si raggiunge quello contrario se si usano apparecchiature sbagliate.
Non è semplice buttare giù idee e trasformarle in fatti concreti . Ma poi diciamocela tutta: cosa si intende fare? Creare turismo attraverso un'associazione locale? Addirittura si ipotizzano gemellaggi coi paesi esteri quando ancora non sono state gettate le basi per creare una realtà concreta. Francamente tante domande si pongono.
Pare che sia stata evidenziata, da parte di questa associazione che si trova ancora nel mondo che verrà, la necessità di costituire un organismo rappresentativo della Comunità locale al fine di divulgare l'offerta turistica in tutti i suoi aspetti.
Al solito frasi da effetto ma che nulla spiegano a livello concreto.
Ci sono le basi ( giuridiche, amministrative, ecc.) per dar vita a tutto ciò?
Non ci sembra. Non si possono creare progetti seduti ad un tavolino del bar davanti ad un caffè in piazza, piuttosto ci vuole il locale adatto, silenzioso e soprattutto la presenza di persone del mestiere, avvocati e amministratori comunali. Semplici cittadini per quanto possa essere lodevole l'iniziativa, tuttavia non sono idonei a portare avanti una progettualità complessa come questa, coinvolgendo poi le persone a rispondere ai questionari. Tra l'altro sappiamo bene che in paese ci sta tanto scetticismo per tutto ciò che coinvolge direttamente i singoli ( vedi petizioni e raccolte firme per tante questioni), figuriamoci per una idea che non ha alla base strutture concrete.
Non facciamo della favola dei vestiti dell'imperatore l'immagine del nostro paese, se veramente ci teniamo ad esso..
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