Il Convento di Sant'Andrea

mercoledì 11 gennaio 2023

Stare vicino agli anziani è importante....non lasciamoli soli

 Nelle città caotiche dove ognuno vive la sua vita lontano da chi sta a due passi da lui, è probabile se non scontato che le persone, specie anziani, siano sole fino all'ultimo giorno della loro vita.

Non a caso spesso la cronaca racconta di nonnini che preferiscono vivere nella propria casa, tra i propri ricordi e le proprie abitudini e da un giorno all'altro non si vedono più. Il fruttivendolo, il panettiere, il farmacista alla fine si domandano che fine abbia fatto la vecchietta che abitava al terzo piano del palazzo di fronte a loro o il nonnetto arzillo che tutte le mattine usciva per comprare il giornale ...e dopo qualche giorno si scopre l'amara realtà che i nostri amati vecchietti hanno lasciato questo mondo tra le mura di casa.

Si è portati a questo punto a dare la colpa ai figli e ai nipoti ma non sempre le cose stanno come si pensa che siano: molte volte sono proprio loro i figli, i congiunti a ritrovare il proprio caro defunto in casa, per via delle chiavi in loro possesso e perchè allarmati dal silenzio prolungato. 

In ogni caso alla fine le colpe lasciano il tempo che trovano, perchè molto spesso i figli sono distanti per lavoro e per problemi personali e non possono occuparsi a 360° gradi del parente anziano.

Le badanti non tutti possono permettersele per via dei contributi  e poi  a tanti vecchietti non garba avere gente estranea in casa....insomma come ti giri ti giri male.

In città è così. Ma nei piccoli centri la storia non cambia. Un anziano da noi è mancato e ritrovato in casa dopo cinque giorni....poco tempo rispetto alle metropoli dove succede che vengono rinvenuti dopo addirittura un mese!

A questo punto è bene farsi delle domande: i servizi sociali non hanno un elenco di persone sole, malate, anziane del nostro territorio? Persino il parroco durante la messa  raccomanda ai fedeli di stare accanto alle persone sole e inferme, per cui sarebbe opportuno che si crei un monitoraggio quotidiano delle persone che stanno sole e che hanno problemi di età e/o di salute. 

Si parla di tanti progetti per riqualificare il paese, senza iniziare a pensare a organizzare dei veri e propri gruppi di volontariato che, a zone, si rechino dagli anziani per la spesa o semplicemente per far loro compagnia. Durante il Covid è vero la nostra Protezione Civile si è prodigata per dare conforto e aiuto a chi avesse bisogno, sia giovane che anziano, ma, passata almeno si spera l'emergenza Covid, sarebbe bene continuare ad operare in tal senso per i nostri vecchietti. Sono sicura che qualcosa ci sarà ma non tutti ne sono a conoscenza.

La cosa che più rattrista è che il vecchietto che ci ha lasciati, il simpaticissimo Alvaro, se n'è andato nel silenzio pure dopo morto. Nessun manifesto funebre ha comunicato la sua dipartita, e solo col passaparola si è saputo della tragedia. a meno che i parenti abbiano disposto diversamente e a quel punto tocca rispettare la loro volontà. 

Però fa male lo stesso. Morire dimenticati è triste e penoso.  Non facciamo che ciò diventi un modo naturale di chiudere la nostra presenza terrena, non giova peraltro al nostro essere solidali che  vedrebbe sminuire la sua valenza, soprattutto nei piccoli centri.



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