E' iniziato il Mondiale di calcio nel Qatar, un avvenimento che terrà incollati al piccolo schermo tantissimi sportivi e tifosi, con il rammarico purtroppo di non poter vedere la nostra Nazionale all'opera, esclusa a suo tempo dal torneo.
L'occasione capita a proposito per parlare dello sport nel nostro quotidiano, in quanto qualunque disciplina sportiva dovrebbe coinvolgere in modo consistente le giovani generazioni, partendo proprio dai più piccoli .
Ebbene qui a Collevecchio il nostro campo sportivo si è ridotto, nonostante sia finita l'emergenza pandemica, ad un vero campo ...da coltivare per la presenza dell'erba e dell'incuria in cui versa.
Un campo bellissimo che ha visto in tempi migliori le imprese della nostra squadra locale, la Vigor Collevecchio, ora diventata una estensione di terreno che non ricorda affatto quell'epoca di sano agonismo.
La palestra è out, finita. Mai più aperta. E nessuno riesce a capirne i motivi, tutti giri di parole per confondere le idee ma nulla più.
Per non parlare della piscina comunale che sembra più una discarica e un alloggio per animali selvatici, pur essendo stato fatto in tempi non sospetti addirittura un bando per la gestione privata. All'improvviso tutto si è arenato e le motivazioni sono varie e molteplici, tocca solo capire quali di esse possa essere riconducibile alla verità.
E intanto i nostri ragazzi sono privi di un punto per fare sport, di un modo per sfogare la propria vivacità e la propria voglia di emulare i propri beniamini sportivi, soprattutto calcistici. Bambini che, nella maggior parte dei casi, purtroppo sfiorano l'obesità, in quanto non avendo modo di praticare discipline ginniche, si riducono allo stare in casa o ad uscire in automobile coi genitori.
Nonostante ciò alcuni di essi non si danno per vinti e giocano dove possono e con mezzi di fortuna, che spesso fortuna non è come è capitato poco tempo fa che un gruppo di bambini ai giardinetti si era messo a tirare calci ad una bottiglia riducendola come è ovvio in mille pezzi, col rischio di far male a se stessi e agli altri. Solo l'intervento tempestivo di una persona che ha raccolto i pezzi di vetro ha evitato che la situazione degenerasse.
E questo è uno dei tanti casi che capitano quando non esiste una attenzione particolare alle esigenze dei nostri giovani in tema di sport. Anche in riferimento al tanto decantato Campus universitario di cui si fa un gran parlare in questi giorni non esiste un interessamento in tal senso. Uno studente universitario non sta tutto il giorno chino sui libri, ha bisogno di sfogare le proprie energie fisiche, e non basta la passeggiatina lungo via Cappuccini o verso il bivio o in direzione Cicignano, anche perchè l'assenza di marciapiede rende difficile il camminamento pedonale. Occorre ben altro!
A questo punto la domanda sorge spontanea: un assessore con delega allo sport esiste a Collevecchio oppure no? E se esiste cosa intende fare per dare ai ragazzi una spinta in più per dare il meglio di sè in campo agonistico?
Non dimentichiamoci di Alessandro Nesta, il calciatore che diede lustro alla squadra in cui militò, la Lazio, è originario appunto delle nostre zone!
Immaginiamo quanti ragazzi desidererebbero emularlo!
Cosa fa il nostro Comune in tal senso? Anche su questo aspetto della vita sociale non si pronuncia? Veramente non sappiamo cosa aggiungere.
Lo sport è aggregazione, crea socialità, rende le persone più aperte mentalmente e più inclini a dare il meglio di se stessi, ponendo fine quindi ad ogni forma di depressione e sfiducia nel domani.
E' così difficile capirlo o tocca far venire dal Qatar qualcuno che ce lo spieghi?
Diamoci dunque una mossa per aiutare i nostri ragazzi...il futuro sono loro. Mens sana in corpore sano non vi ricorda qualcosa?
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